logoi kai mythoi

» general | 7 February 2004, 14:45 | ::

riceviamo e volentieri pubblichiamo

Paderno, 31-GEN-2004
Come anche le migliori cose della mia vita finiscano non riesco proprio a spiegarmelo.
Mi viene in mente solo una recente lezione del carismatico Umberto Curi, il quale ricordava “Protagora” di Platone, sai quel famoso mito in cui il titano Prometeo si sacrifica compiendo un sacrilegio per salvare gli esseri umani. In seguito alla creazione da parte di Zeus delle specie immortali, Epimeteo viene incaricato di distribuire delle qualità  a queste stirpi e compie l’insano gesto dimenticandosi di darne qualcuna agli uomini. Ecco che Prometeo ruba la tecnica ad Atena ed il fuoco ad Efeso affinché ciò li salvi dall’estinzione, ma ciò non basta e non solo, Prometeo viene anche condannato per l’eternità : un uccello, ogni tre giorni (il tempo che il suo fegato si riformi) si mangia il suo fegato mentre lui è incatenato da qualche parte, un deserto nei pressi del Caucaso. Comunque, come dicevo, il fuoco e la tecnica non bastano e quindi Dio, mosso a compassione dona agli uomini il rispetto reciproco e la giustizia. Insomma, in qualche modo l’uomo alla fine se la cava, progredisce e tutto il resto. Ma sta di fatto che l’uomo, visto l’errore di Epimeteo, non dovrebbe esistere e come se non bastasse esiste comunque, ma marchiato: infatti nasce grazie a un gesto insano, un sacrilegio e dei doni. Ecco perché tutto nelle nostre vite va un pò storto e siamo degli esseri caratterizzati dalla sofferenza. Non dovremmo esistere!!
Capisci?
Addio
A.

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