Land of Freedom #4 – Secessione (part 2)

» general | 5 November 2004, 14:17 | ::

letto da qualche parte e tradotto per voi ignoranti da parte del compagno Tarzan.

La mia modesta proposta: gli U.S.A.R
di C. B. Shapiro
Gli stati rossi mi fanno stare male. Si, hanno vinto la casa Bianca, il Congresso, la Corte Suprema e la maggior parte dei Governatori. Ma non possono comunque avere il Paese che realmente vorrebbero perché gli ultimi sparuti stati blu non lo permetteranno. Allora io faccio una proposta molto semplice: secessione. Divorzio. Dividopoli. Personalmente, penso che abbiamo commesso un grosso errore a non lasciarli andare quando ne abbiamo avuto la possibilità , nel 1862. Bene. Non c’‘è momento migliore di questo per rimediare a un vecchio errore. Con una secessione loro sarebbero finalmente liberi di avere il tipo di società  che hanno sempre desiderato; la chiesa e lo stato potranno finalmente fondersi così da creare la teocrazia che da sempre sognano, con Gesù a capo dello Stato. Gli USAR (United States of America Red) potranno bandire i libri, abolire i diritti civili, perseguitare i gay e fare tutte le guerre che vogliono. Vogliono le preghiere a scuola? Bene. Potranno anche abolire l’aborto e affiggere i dieci comandamenti in tutti gli uffici pubblici del loro paese. Potranno ripristinare la schiavitù, se vogliono. Noi saremo liberi di vivere con i nostri concittadini che, come noi, preferiscono credere nel progresso, nella scienza, nella tolleranza, nella religione come scelta personale e che realmente vogliono una limitata intrusione dello stato nella loro vita privata. Per quanti altri decenni dovremmo continuare a impazzire gli uni per colpa degli altri? Ovviamente, noi negli USAB ci teniamo il PIL, le imprese e le università  di California, New York, Massachussetts — sostanzialmente tutto il nordest e il nordovest (più Illinois e Michigan se vogliono venire). Loro si tengono Wal-Mart, Duke e la maggior parte delle piste di Nascar. Se vogliono possono importare film, programmi televisivi, servizi finanziari e tecnologia. Noi importeremo musica country, bibbie e bandiere dei confederati. I due paesi dovranno necessariamente avere le frontiere aperte: chiunque senta di trovarsi nel paese sbagliato si potrà  trasferire al di là  del confine senza che gli vengano fatte troppe domande. In conclusione, perché io mi dovrei prendere la briga di convincere i miei concittadini che Darwin potrebbe aver avuto qualche ragione e che la parola “liberal” non è equivalente a “comunista senza dio”? E perché loro dovrebbero essere costretti a vivere in un paese pieno di miscredenti moralmente corrotti? Io penso che me ne starei nel caos degli U.S.A.B. E all’‘U.S.A.R. dico… Dio vi benedica, e ci vediamo all’ONU.

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