In time
» abbiamo visto | 13 April 2012, 07:41 | ::
In questo film si parla di rivolta. Rivolta contro una distopica società futura grottescamente iniqua, in cui pochi privilegiati vivono placidamente nel lusso in quartieri esclusivi a spese di una enorme massa di sfruttati che vive alla giornata, costretta a guadagnarsi da vivere lavorando o derubandosi l’uno con l’altro, piagata dalla rapacità di istituzioni finanziarie e governi che aumentano deliberatamente il costo della vita per mantenere l’equilibrio economico e tenere in piedi l’assurdo ordine sociale.
Dove mai questo Andrew Niccol possa aver tratto ispirazione per concepire un mondo del genere è mistero fitto.
La rivolta in questione ovviamente non è l’azione collettiva degli oppressi, sia mai!, ma l’opera di un uomo solo, animato da un innato senso di Giustizia apparentemente di origine genetica – ci aveva provato già suo padre – e naturalmente dall’ammore per una donnina bellissima con gli occhi verdi e la frangetta.
L’Ammore e la Giustizia vincono. La rivoluzione dell’eroe solitario trionfa grazie a una mossa scaltrissima che blocca il sistema e lo avvia alla distruzione: l’eroe e la sua bella compiono una serie di spettacolari rapine in banca e redistribuiscono il malloppo ai poveri attraverso, sic, delle organizzazioni caritatevoli.
Maledetti minchioni.
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commenti
Adesso scrivici qualcosa sul FCUM.
— z. 14. April 2012, 01:57 #