Nuovo video di George Bush

» modern days | 12 September 2006, 07:08 | ::

George W. Bush (ANSIA) – Nel giorno dell’anniversario di quel tragico 11 settembre 2001 – e non è sicuramente un caso – il cowboy del terrore torna a mostrarsi in video. E minaccia ancora una volta nuove stragi in tutto il medio oriente e in tutto il mondo.
Poco da dire sul video, lo stile è quello che il mondo ha tragicamente imparato a conoscere: il terrorista è solo in una stanza pacchianamente arredata e bardata di bandiere a stelle e strisce, l’eloquio è biascicato, l’agghiacciante parlata nasale del Texas – remoto stato desertico nel sud degli USA, sua zona d’origine, in cui si dice esista ancora la pena di morte per impiccagione – ripete le minacce di sempre, annuncia al mondo che le stragi non si fermeranno, che la guerra in corso è la più “importante di sempre” e che “i nemici della libertà ” verranno stanati ovunque essi siano.

Parla in codice, George. Continua a rivolgere le sue minacce a un certo Bin Laden, un ex agente della CIA morto in Pakistan da alcuni anni. Gli esperti ritengono che il suo rivolgersi continuamente a un morto non sia altro che un espediente retorico per estendere le sue minacce a chiunque e dovunque sulla terra. Se si aggiunge il fatto che il video è andato in onda nell’orario di massimo ascolto (molte critiche sono state rivolte alla cnn e agli altri network che, pur di aumentare gli ascolti, non esitano a diffondere i sanguinari proclami di Bush) è chiaro che ormai i terroristi utilizzano le più raffinate tecniche di comunicazione e i più sottili espedienti psicologici.

Nel corso del video Bush minaccia direttamente la Siria e soprattutto, come sempre, il grande Satana: l’Iran. Definisce il Presidente Mahmoud Ahmadinejad “dittatore radicale e armato di armi nucleari”, contro di lui il petroliere del terrore chiama a raccolta le masse dell’Occidente per affermare la supremazia di quella che, secondo lui, è l’unica civiltà  esistente al mondo: “questo non è uno scontro tra civiltà , ma piuttosto una lotta per la civiltà ” conclude.

Questa volta George Walker Bush non ha minacciato direttamente l’Italia, gli analisti sostengono che non ci siano pericoli immediati per il nostro paese, considerato terreno di retrovia nello scontro mondiale e zona in cui gli uomini di George si possono muovere indisturbati e coperti dalle autorità  locali, principalmente per rapire esponenti non graditi e far transitare ostaggi destinati ai luoghi di tortura sparsi per il mondo.

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